Il bisogno di riconoscimento è un concetto fondamentale in psicologia; riguarda il bisogno di sentirsi visti, compresi e accettati dagli altri. Questo bisogno innato, e il modo in cui è stato più o meno soddisfatto nell’infanzia (e, poi, nel corso del tempo), influenza profondamente lo sviluppo emotivo, le relazioni interpersonali e il benessere psicologico complessivo.
Alcuni bambini sperimentano una mancanza di riconoscimento all’interno di famiglie caratterizzate da trascuratezza, distanza fisica, affettiva ed emotiva da parte dei genitori, da un’incapacità di ascolto e di attenzione nei confronti dei bisogni del bambino.
L’Analisi Transazionale offre una prospettiva interessante su come le esperienze precoci possano agire sul bisogno di riconoscimento. In particolare, le ingiunzioni Non esistere e Non essere importante rappresentano messaggi negativi, interiorizzati durante l’infanzia, che possono ostacolare la capacità di una persona di sentirsi riconosciuta e valorizzata.
L’ingiunzione Non esistere viene trasmessa nel corso di esperienze in cui un bambino è ignorato, trascurato o, addirittura, non voluto.
L’ingiunzione Non essere importante viene trasmessa quando le opinioni, i sentimenti o i bisogni di un bambino sono stati sistematicamente svalutati o ignorati.
Queste ingiunzioni possono avere effetti duraturi, influenzando l’autostima, le relazioni e il comportamento dell’individuo anche in età adulta. Possono portare ad un profondo senso di invisibilità, alla costruzione di corazze e di muri relazionali invalicabili, alla convinzione di dovercela fare da soli.
Soddisfare il bisogno di riconoscimento, con messaggi del tipo Tu esisti eTu sei importante, dunque contrari alle ingiunzioni sopracitate, è estremamente importante per i bambini piccoli, perché è in quel momento che si iniziano a costruire l’immagine di sé e le basi del sentimento di autostima e della percezione del valore personale.
Ma in ogni relazione, anche adulta, è fondamentale potersi sentire riconosciuti, visti e accettati, potersi sentire importanti.
Vediamo, quindi, come comunicare, in ogni tipo di relazione, in modo da inviare all’altro messaggi di riconoscimento, accogliendolo e riconoscendone l’esistenza e l’importanza.
L’atto di riconoscimento può essere effettuato riconoscendo e apprezzando esplicitamente le qualità uniche di una persona. Ma è qualcosa che va anche oltre le semplici parole, manifestandosi attraverso il non verbale: l’ascolto non giudicante, l’empatia, l’interesse genuino per le esperienze dell’altro, la validazione delle emozioni altrui, il supporto emotivo nei momenti difficili.
Implica il saper riconoscere e confermare gli altri nel loro modo unico di sentire e di affrontare alcune situazioni, piuttosto che nel modo in cui noi vorremmo che fossero; accogliere ciò che l’altro sente senza negarlo partendo dal presupposto che nessun vissuto soggettivo è contestabile di per sé.
Riconoscere l’altro non significa condividere necessariamente il suo modo di sentire o di operare né rinunciare alla propria autonomia di giudizio.
Significa considerare la possibilità che esista un altro punto di vista e accoglierlo, senza giudizio; accogliere desideri, bisogni ed emozioni dell’altro senza svalutarli e sminuirli. Significa comunicare che l’esistenza dell’altro ha valore e che è importante per noi.
Alcune semplici affermazioni e azioni utili in tal senso sono:
- sono contento di averti conosciuto
- sei importante per me
- desidero vederti
- mi fa piacere vederti/abbracciarti/cullarti/baciarti
- ti amo
- ti voglio bene
- sono felice di stare/lavorare/giocare con te
- sono felice che tu sia qui
- mi piaci
- credo che tu sia una bella persona
- sono felice che tu sia mio amico
- ci sono per te
- sorridere
- abbracciare
- accarezzare
- cullare
- baciare
- ascoltare
- iniziare un contatto
- mantenere il contatto visivo
Questi atti di riconoscimento, per quanto piccoli o banali possano sembrare, possono avere un impatto profondo.
Come detto sopra, è qualcosa che vale per ogni tipo di relazione.
Un bambino che riceve questo tipo di messaggi può più facilmente sviluppare fiducia negli altri (“Gli altri accoglieranno i miei bisogni”, “Gli altri vanno bene così come sono”) e in se stesso (“Posso far fronte ai miei bisogni”).
Tra adulti, una relazione in cui circolano questi messaggi sarà una relazione più matura e appagante perché affettiva e fondata sulla comprensione, sulla libertà di esprimere i propri desideri e bisogni senza il timore di essere giudicati o rifiutati.
In conclusione, il bisogno di riconoscimento è un aspetto fondamentale della natura umana, strettamente legato alla percezione di valore personale e al senso di appartenenza. Accogliere l’altro, riconoscendone l’esistenza e l’importanza, è un potente strumento per promuovere il benessere psicologico.